Ricordate quando avevo accennato al fatto che i fan si possono comprare? link
Si legge sul sito de Il Sole 24 Ore:
«Ieri ho comprato 50mila finti followers su Twitter sul sito seoclercks.com a 20 dollari. Sono passato da 4.000 a 58.000 in pochi giorni…» racconta Marco Camisani Calzolari, docente di comunicazione digitale e linguaggi digitali all’Università Iulm di Milano. Il messaggio, scritto e molto commentato su Facebook, solleva il velo sulla miriade di siti che offre amici virtuali a pagamento. Si possono comprare a blocchi di migliaia, oppure scegliendo un incremento periodico. Dietro però non c’è nemmeno l’utente. «I nomi sono verosimili, combinano quelli disponibili in vari database esistenti» racconta Camisani Calzolari – il mio caso dimostra che il numero di contatti e le relative classifiche da sole non vogliono dire nulla. Sviluppare una community è un compito difficile, con una grande attenzione ai dettagli e al coinvolgimento. Il mercato nero danneggia quello vero».
Altri siti che vendono fan sono:
– Let us follow: popolato di utenti veri che attirano gli utenti con i crediti.
– Grow Followers: chi cerca follower offre crediti, poi rivendibili per gonfiare il numero dei propri, di follower.
E poi esistono siti che aiutano a far crescere i followers di Twitter. Tipo “followback“, una volta iscritto bisogna seguire le regole.
Ricordatevi però che non è certo questo il modo per far crescere la vostra reputazione. Il dialogo e l’engagement sono le armi vincenti on l’acquisto di fans e followers fasulli.
Sono d’accordo, non mi sembra questo il periodo per rendere artificiale il sistema di costruzione dei rapporti, sulla rete. Stiamo andando nel senso opposto…possibile che c’è ancora chi fa resistenza? E crede nelle vecchie e buone maniere del classico approccio di marketing?
Credo che siamo quello che abbiamo imparato e costruito. Sempre partire dal vecchio per migliorare il nuovo. Quando c’è etica che sia marketing tradizionale o innovativo va sempre bene. Io ho 15 anni di esperienza in questo settore ed ho sempre agito con “le vecchie e buone maniere” perchè per me è importante e sono cresciuta con questi valori. Mi sono “meritata” una reputazione che mi piace. Certo non è mai la via più facile..