Perché il mio blog non fornisce il valore aggiunto? In cosa sbaglio!?

In quasi tutte le strategie di marketing online, è probabile che vi sia la gestione di un business blog, poiché se ben gestito costruisce la credibilità, non solo per la società, ma anche per la fedeltà alla marca e la riconoscibilità. Anche se il blog è un canale efficace di marketing, brand e vendita, le aziende non sempre ne fanno un uso efficace ed efficiente. In realtà, la maggior parte dei blog aziendali aggiungono ben poco valore vero e proprio al business. Ma quali sono quindi gli errori che spesso si fanno? Eccone alcuni:

1. Non avere obiettivi chiari di blogging  La creazione di un post sul blog di alto valore richiede un sacco di tempo e fatica. Se non si dispone di un obiettivo chiaro, perchè investire le vostre energie? Non iniziate a “bloggare” solo perché i vostri concorrenti lo stanno facendo. In primo luogo determinate come si può aggiungere valore al vostro business. Si può decidere di avere un blog per incrementare il traffico e i collegamenti, o per accrescere la conoscenza del marchio e la credibilità, o per tutti questi motivi insieme. Qualunque sia il vostro obiettivo, è necessario essere chiari perché questo vi fornirà le indicazioni per il contenuto e la strategia di promozione del blog.

2. Non avere una strategia di contenuti Avere un obiettivo da solo non renderà il vostro blog un successo. È inoltre necessario avere una strategia di contenuti ben definita che collega il contenuto del blog direttamente ai vostri obiettivi primari di blogging. Blogging è solo uno dei tanti modi per attirare il traffico, i link e i clienti. È necessario costruire una strategia di contenuti in cui il blog sia uno tra gli strumenti di marketing utilizzati come: social media marketing, influencer, e così via. Allo stesso modo, la vostra strategia di contenuti dovrebbe includere diverse forme di contenuti tra cui video, infografiche, post di risorse ed e-book.

3. Non si segue un programma di blogging Per raggiungere un livello di successo con il blog, è necessario definire un orario fisso e postare costantemente … per due motivi:

  • un calendario fisso porterà disciplina per i vostri sforzi di blogging e creerà attenzione nel contenuto. Google ama i blog regolarmente aggiornati. Se il vostro blog ha un paio di nuovi post a settimana, è più probabile che sarete meglio posizionati rispetto a un blog posta una o due volte al mese.
  • un orario fisso aiuterà i vostri lettori a seguirvi con costanza. Molte aziende affidano i loro blog a personale interno senza competenza e valore, di conseguenza, non danno l’importanza che merita e aggiornare solo una volta ogni tanto porterà a un fallimento.

4. State scrivendo per il pubblico sbagliato Molti blog aziendali incorrono nello stesso problema: sono pieni di notizie aziendali. È possibile aggiungere le notizie aziendali come una piccola categoria sul blog, ma non si può costruire un business blog solo sugli ultimi avvenimenti dell’azienda (a meno che non sei Google!). Invece, tenete a mente lo scopo del blog e le ragioni per cui le persone visitano il blog. Create contenuti che il pubblico di destinazione vuole leggere. Create contenuti per i vostri clienti. Create articoli che siano pieni di conoscenza del settore. La gente non vi ricerca su Google con il vostro nome, cercano soluzioni ai problemi o risposte alle domande. Se il vostro blog ha un sacco di articoli che affrontano i problemi comuni e le questioni dei vostri clienti, avrete molta più probabilità che vi trovino attraverso una query nei motori di ricerca. Non sprecate i vostri sforzi scrivendo per il pubblico sbagliato. 5. Non avere una strategia di promozione dei contenuti Molti imprenditori credono che se si creano contenuti ad alto valore, la gente li troverà automaticamente. Purtroppo, non è così che funzionano le cose. La creazione di contenuti di elevata qualità è una parte importante dell’equazione, ma sarà poi necessario promuovere i contenuti. In che modo:

  • Guest-blogging: Identificate i migliori blog nella vostra nicchia – quelli che il pubblico di destinazione ama – e create articoli di alta qualità per loro. Si tratta di un brand efficace e tecnica di marketing, soprattutto per i blog aziendali.
  • Social media marketing: Twitter, Facebook, Google +, Pinterest, LinkedIn, e altri possono portarvi nuovi contatti qualificati in base ai vostri prodotti/servizi.
  • Influencer esterni: Ogni nicchia ha i suoi influenzatori. Connettetevi con loro e usate la loro forza a vostro vantaggio.

6. Mancanza di personalità Il vostro blog ha una personalità? Scrivete in prima persona? Vi rivolgete direttamente ai vostri lettori con “tu”? Dovreste. Queste piccole cose contano molto. Blogging, per sua natura, è una piattaforma coinvolgente ed informale. Non confondete i lettori con linguaggio formale o aziendale standard. I contenuti del blog hanno bisogno di avere una voce distinta, di connettersi con i lettori a livello personale. Si ha bisogno di avere un mix di emozioni, di umorismo e perché no anche sarcasmo. Avere autori reali con foto e profili (non pubblicare come “admin”). Interagire con loro nella sezione commenti e concentrarsi sulla costruzione di un rapporto e di relazioni. 7. Il contenuto non ha una richiesta di azione Ci sono diversi blog aziendali che hanno quasi tutti i requisiti: hanno un obiettivo chiaro e una direzione chiara nel loro contenuto, sono aggiornati periodicamente e gli autori sono scrittori di alta qualità. Ma non influenzano i numeri di vendita nel modo più efficace possibile. Questo perché?! Perché non c’è l’invito ad acquistare qualcosa, il contenuto manca di una richiesta all’azione. Per guidare l’azione, è necessario aggiungere delle “chiamate” intelligenti all’azione in tutto il contenuto del blog. Non deve sempre essere un grande pulsante “Acquista ora” alla fine del post, bensì è possibile aggiungere link alle pagine di prodotto all’interno del contenuto quando sono rilevanti. Allo stesso modo, si può semplicemente informare i lettori su una nuova offerta o di un prodotto alla fine del blog. In breve, è necessario guidare l’azione dai vostri lettori, e non c’è nulla di male se si chiede gentilmente loro di prendere alcune misure.

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