Tempo fa avevo accennato al forte impatto che il marketing dei contenuti può avere per un’azienda. Non si limita alla semplice capacità di scrittura, ma dalla gestione di una strategia e di un programma di content marketing strutturato: argomenti da trattare, le parole chiave da includere, la frequenza di pubblicazione e il tono di voce da utilizzare…
Tutto questo però non può funzionare senza un coordinamento, una metodologia che includa le persone, la tecnologia e i processi aziendali.
Produrre contenuti coerenti e di alta qualità è difficile: talvolta gli editor potrebbero non essere esperti in materia o gli esperti in materia potrebbero non essere disponibili; i contenuti devono poi rispecchiare il marchio e, tempo e risorse non sempre ci aiutano.
Seguire un vademecum potrebbe aiutare a rimanere focalizzati sul nostro obiettivo:
1. Sviluppare una strategia di marketing dei contenuti
Sembrerà banale, ma a volte l’unica persona che conosce la strategia è il gestore dei contenuti, che non si preoccupa nemmeno di documentarla. E’ invece fondamentale comunicare, parlare e allineare tutto lo staff, continuamente o il rischio sarà l’inefficienza. Con una strategia di contenuto documentata, gli esperti di marketing potranno educare le parti interessate e i singoli contributori, evidenziare quale ruolo gioca il contenuto nella strategia di marketing globale, quali canali sono prioritari e così via.
2. Creare e condividere le linee guida per i collaboratori e i marchi
Come in ogni orchestra, tutti gli strumentisti sono chiamati a seguire il direttore per creare un’armonia. Così vale anche per il content marketing o ci ritroveremo con stili di voce, scrittura, umorismo che non rappresentano l’azienda e tantomeno i nostri brand.
Creare delle linee guida renderà il lavoro più facile ed efficace.
3. Definire il flusso del processo di produzione dei contenuti
Il flusso di produzione dei contenuti contribuisce a risparmiare tempo e rispondere rapidamente alle domande degli stakeholder o dei partecipanti. Definire la sequenza di chi fa che cosa e in che tempi, chi deve rilasciare il documento e in che formati, semplifica il lavoro. Spesso infatti non si dà peso al tipo di file e alla sua archiviazione. Molte volte, si creano contenuti ma non viene tenuto un inventario aggiornato o si decide dove “testi e immagini” dovrebbero essere salvate. Documentando dove risiedono e sono accessibili gli asset, gli esperti di marketing possono risparmiare tempo durante il controllo, il riutilizzo o la ripubblicazione dei contenuti.
4. Indicare le necessità tecnologiche
A seconda delle dimensioni dell’azienda e delle sue esigenze di marketing dei contenuti, la tecnologia richiesta può variare notevolmente.
Uno piano strategico di content marketing può includere un sistema di gestione dei contenuti (CMS), una piattaforma di automazione del marketing; l’archiviazione strutturata dei file; un software di gestione del progetto; gli strumenti dell’autore; le parole chiave, i social media e i vari strumenti di ricerca di marketing di contenuti; nonché gli strumenti di progettazione. (chiaramente escludo le varie informazioni di accesso all’account etc.).
5. Identificare gli attori
Le attività sui contenuti non potrebbero esistere senza gli artefici, gli attori: scrittori, collaboratori, responsabili del marketing, specialisti del marketing dei contenuti, video-grafici, sviluppatori, designer e, ovviamente, esperti in materia.
Quindi agendo come un project manager bisogna considerare la capacità di ciascuno, la quantità di tempo e gli sforzi necessari per produrre contenuti specifici… insomma assicurarsi che gli obiettivi prefissati siano in linea con la quantità di risorse disponibili.