Eccomi di rientro. Spero abbiate trascorso buone ferie.
Condivido un’esperienza che ho vissuto nel mio viaggio. Da sempre consulto i commenti degli altri viaggiatori sui vari network prima di scegliere un locale o un albergo, e sono rimasta colpita dal numero di recensioni presenti su Tripadvisor di un ristorante…ho scoperto il perchè.
Il locale offriva a coloro che avrebbero postato su Facebook, Forsquare, Instagram o Twitter una bibita gratis con la prima tapas semplicemente postando #il nome del locale, o facendo il checkin o mettendo una foto con #e riferimento.
Sappiamo che il marketing 3.0 lavora molto sull’esperienza che si fa vivere al nostro cliente e alla sua soddisfazione. Aggiungiamo che il parere di una persona è di stimolo all’acquisto più di altre cose…e il gioco è fatto. Questo locale aveva più di 650 commenti tutti eccellenti grazie alla buona cucina…e a questo trucchetto.
L’ironia è che loro non ti chiedono di fare una recensione su Tripadvisor…ma semplicemente di condividere #nome locale…e poi l’esperienza vissuta che ti porta a recensire in modo eccelso il locale.
Direi che hanno fatto centro…
Mi sembra un’ottima idea, nulla di sconvolgente ma la semplicità è sempre l’arma vincente. Una curiosità. Come riusciva il locale a monitorare chi effettivamente avesse postato?
Prima di chiedere il conto bastava mostrare dal cellulare quello che era stato postato e lo sconto era assicurato 🙂
Se il mio commento fosse un doppione, mi scuso. Chiedevo… come monitorava, il locale, l’effettivo Tweet, Foto, #hash, ecc…?