Approfitto di un commento di samot per chiarire alcuni punti di dubbio comune.
Nel marketing 3.0 non è necessario rincorrere i propri clienti, ma bisogna osservarli ed ascoltarli. Un marketing d’ascolto… dei bisogni dei nostri clienti già acquisiti e potenziali. Idee che andranno poi trasformate in soluzioni.
Alle 4P del marketing ne è stata aggiunta una: Partecipazione. Ed è quello che succede nel 2.0.
Se le persone parlano “bene” di noi allora avremo sul mercato una buona reputazione, se invece parlano male, è necessario comprendere perchè è nel caso intervenire cercando di migliorare la situazione. Ad esempio, ammettendo gli errori pubblicamente e diffondendo le modifiche a conferma. (cosa che Apple in merito all’iPhone4 non ha gestito tanto bene)
Considera che la gente parla e comunica comunque, non ascoltarli vorrebbe dire non sapere se stiamo andando nella giusta direzione. (fermo restando, che non tutti commentano…)
Sul discorso Apple, ti anticipo che ne parleremo presto. E’ oggetto di analisi quando spiego come una forte reputazione concede il beneficio del dubbio, ma andrebbe bene anche parlando di fedeltà al marchio.
Infine, per rispondere a quando bisogna relazionarsi e quando no, direi che come sempre vige la regola del buon senso, e non bisogna esagerare.
Grazie Samot del tuo spunto!